giovedì 13 febbraio 2014

Fancazstic


Ultimamente parlo più di corsa che di figli. Vabbè, so cose così, che passano. 
 
Questo non è un vero post, sia chiaro.
È soprattutto una serie di premesse che, in teoria, dovrebbe preservare integro il mio matrimonio visto che Silver si incazza se do l'idea che lei sia una moglie che mi tiene il guinzaglio corto.
Non lo tiene corto. Non lo tiene, diciamo.
Mi lega direttamente al palo.
Dai scherzo, amore.
Comunque l'idea del post nasce domenica dopo quella famosa 20 km nel fango delle colline maladensi; a pranzo con famiglia riunita, io tutto dolorante al ginocchio e mio fratello tutto pesto dalla sfacchinata, viene fuori che son già due domeniche che, nel mezzo del mio plastico gesto atletico, scivolo e finisco a pelle di leone nel fango.
Sicchè Silver, che non è una che si preoccupa tanto, se ne esce con: “Ma se dimagrire non dimagrite, forte non andate (mio fratello ha pure raccontato di uno zoppo che ci avrebbe superato in salita, io nego, non ricordo. Tanti ottantenni si, ma zoppi no) e rischiate pure di ammazzarvi, ma chi ve lo fa fare di continuare a correre? Oltretutto ci lasciate anche a casa sole a gestire tutta la mandria...”

A ben guardare non ha proprio tutti i torti: la bilancia quando salgo sopra invece di un numero mi mostra gli emoticon “:D” e “:P” in rapida successione, l'app che uso per registrare le corse si annoia da morire addormentandosi a metà del tracciato, se non mi taglio la barba per qualche tempo mi scambiano per Battiston (se me la taglio per Natalino Balasso). Insomma, proprio non è nella forma fisica che troviamo la motivazione a correre.

Comunque, di seguito, alcune piccoli suggerimenti per riuscire comunque a ritagliarvi i vostri spazi di allenamento e le relative scuse per non farlo.

  • Correre prima di andare al lavoro. Degli amici lo fanno e pare che funzioni. Per me però significherebbe alzarsi alle 5, correre circa un'ora dalle 5,30 alle 6,30, lavarsi, alzare i bimbi verso le sette, nutrirli, vestirli, caricarli in macchina e portarli all'asilo. Scusate non mi lego a questa schiera.
  • Correre la sera dopo cena: lo faccio, di tanto in tanto, ma il paese dove abito non ha praticamente strade illuminate. Correre con il terrore di fare brutti incontri non è piacevole. Che poi i brutti incontri non è che necessariamente si facciano al buio. Oltretutto un invasato di quasi cento chili sudato ed ansimante che gira vestito attillato con una lampada in fronte, di per sé, è già un brutto incontro. Solo che quello sono io.
  • Correre prima di cena. Sarebbe l'orario migliore, in effetti: butti fuori le tossine della giornata di lavoro, poi ti lavi e sei a posto per la sera... l'unico problema è che, per chi ha figli piccoli, il momento è un po' delicato: tutti tornano a casa, c'è da preparare il cibo, da sistemare i bimbi.
  • Correre intensamente nei week end. Non funziona se fate solo questo, ok? Lo dico sennò mi attiro le ire dei puristi perché, purtroppo, a me capita di correre anche solo nei week end. Comunque il momento migliore è quando i figli dormono. O di mattina presto o nel primo pomeriggio. Sempre che non siano da finire le pulizie, fare del bricolage in casa, tagliare l'erba del prato.

Si capisce, che ci vuole molta motivazione, si?
Alla fine forse è per questo che continua a farlo, perché mi piace pensare di non essermi lasciato governate dalla pigrizia, dal richiamo di un cuscino e di un piumone o dal fascino di un divano comodo. Che però, anche a sapergli cedere, di tanto in tanto, sapendo farlo con un certo stile... hai voglia! 
Anzi, dormo solo altri 5 minuti.

Oggi è il No-Captcha day indetto dall'Alligatore. Leggete qui per sapere bene in cosa consista, io ve lo riassumo in breve: quella serie incomprensibile di lettere e numeretti che vengono richieste per confermare un commento hanno rotto il cazzo. E buona serata a tutti. 
  

8 commenti:

  1. La mia unica attività fisica al momento consiste nel salire le scale, al lavoro e dai miei. E' già qualcosa.
    Se penso che dove lavoravo prima avevo la palestra... E non la usavo!
    Comunque fare attività fisica è necessario, domenica sono andata a fare una luuunga passeggiata, dopo essermi resa conto che era da sei mesi che non camminavo più a lungo di un minuto.

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    1. Io ho iniziato perché avevo il fiatone a fare un piano di scale

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  2. l'alternativa è correre in pausa pranzo, col doppio vantaggio di bruciare calorie e non ingerirne di nuove.
    poi se non riesci a farti la doccia hai anche il (terzo) vantaggio di mantenere i colleghi a una discreta distanza.

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    1. Io andavo in palestra in pausa pranzo ma tornavo affamatissimo e d'umore nero... i colleghi si risentivano ;)

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  3. io corro da un corridoio ad un altro non so se vale... e aggiungo cacciamo il CAPTCHA

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  4. Volevo solo dirti che adoro sul serio Battiston. Baci Sandra frollini

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