lunedì 17 novembre 2014

Ultra!

"Papi, ma perché vuoi fare una corsa ancora più lunga se poi ti fai male alle unghie?"
Questo il commento di Jack, quello più fifone del gruppo, alla notizia che il prossimo obiettivo non è una maratona ma è un ultratrail.
Ora, parlando di corsa, qualsiasi cosa che inizi con Ultra, significa che è più lungo del fatidico 42,195 della Maratona.
Parentesi: sarà che io di sport ne ho sempre visto tantissimo in tv, ma mi ha stupito che in giro ci sia così tanta gente che pensa che le maratone abbiano distanze diverse a seconda di dove le si corre. Chiusa parentesi.
Se invece c'è scritto trail, significa che non si corre su asfalto, ma su sentieri, strade sterrate se non addirittura fuori da qualsiasi tracciato.

Flashback: tre settimane fa planavamo su Riva dei Sette Martiri a Venezia, Folgorati dal sole e dalla corsa.
Io, inaspettatamente primo della squadra, mi accorsi sotto il tendone-spogliatoio, che le unghie dei miei piedi avevano un colore grigio blu che tanto si intonava alla divisa Folgorante. Ma non mi facevano male, per cui sticazzi, direbbero a Roma.
La sera del giorno dopo le scarpe sembravano uno strumento di tortura costrittiva. Nonostante vari interventi tampone, per una settimana il dolore è stato piuttosto significativo, fino al venerdì quando, in un romanticissimo giorno di ferie senza bimbi, che Silver ed io non ci concedevamo da anni, il mio "medico in famiglia" ha proceduto all'intervento definitivo. Vi risparmio i dettagli.

La preoccupazione del gemellino, in sostanza, è ammirevole e motivata. Ad onor del vero il piccolo dimostra più buon senso del padre.
Il suo eterozigote compagno, invece, pare aver preso tutto dagli altri 23 cromosomi: "Bapi (Papi), mi sono staccato l'unghia da solo (disse qualche tempo fa, dopo che se l'era schiacciata cadendo ed era rimasta in parte attaccata ed in parte no), ho avuto paura, ma non ho pianto".
Marichan invece rimane a guardare ammirata la mamma che interviene, senza dimostrare il minimo fastidio alla vista di... va ben non sto qui a farvi agghiacciare.
Una famiglia onico-riunita.

Detto questo, perché un ultra trail?
Mah!
Perché dopo che abbiamo fatto la maratona si sono messi a correre in un sacco di gente, in tanti vogliono pure provare la maratona. A noi sta cosa che "se ce la possiamo fare noi ce la fanno tutti" piace, ma ci piace anche stare sempre un po' oltre (un po' ultra). E ce la tiriamo che metà basta.
Perché non potendo andare più veloci proviamo ada andare più lontano. 
Perché ce la fanno praticamente sotto casa: un ultra maratona a chilometri zero. 
Perché stiamo invecchiando senza averne mai fatti.
E poi per questo:
Che certe cose, a correre per strada, non si trovano facilmente.
Per cui ormai siamo convinti: "Un passo fuori dall'asfalto, due passi oltre la maratona", dice lo slogan della Ultrabericus, 66 km sui colli vicentini.
Sarà a marzo, per cui in mezzo succederanno ancora un sacco di cose; belle, soprattutto, lo auguro a voi e a me. 
Buona settimana a tutti.

8 commenti:

  1. Speriamo belle per tutti, Gae.
    E che impresa, sessantasei km!

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  2. Mamma mia...mi sono stancata solo a leggerti. Comunque bravi davvero!

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  3. Azz... 66 km sono un bel po', bisogna poi vedere il dislivello.
    Complimenti per il coraggio e in bocca al lupo ;)

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    1. 2500 d+. Non è stratosferico, tenendo conto la distanza. Sostanzialmente un continuo saliscendi collinare.

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  4. Beh, ringrazio tutti... poi vederemo come andrà...

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  5. Ciao Gae...attento con questa scimmia che poi mi fai come ilPatriarca che ormai viaggia oltre i 100 (vedi UTMB).
    Buon allenamento
    eReMBi

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