mercoledì 13 maggio 2015

La lunghezza non conta

Avete un bel dire voi, che la lunghezza non conta e che invece sia più importante la durata.
Per la coda è così.
La coda in autostrada, ovviamente: può essere lunga dieci chilometri e poi risolversi in poco tempo, come può esserci l'ingorgo con dieci macchine che ti fa perdere mezz'ora.
Ma per il resto? Forse che 80 grammi di pasta sono di più di 120 se li mangi con calma?
Prendete la corsa che ho fatto domenica, no? Ne parlo qui, vi andasse di leggerne. Erano "solo" 17 km ma uno, volendo può dire che li corre così forte da farli sembrare 35?
Io mi ero fatto tutti i conti: ogni cento metri di dislivello positivo si aggiunge un km. La settimana precedente era stata pesante e la matematica non è il mio forte, ma ero convinto che 17 più 6,5 facesse circa 34. Così mi ero fatto tutta la mia preparazione ei giorni precedenti come se dovessi affrontare il muro alla maratona. Poi in start line, si facevano i pronostici sui tempi di arrivo e mi dico: forse riesco a stare sotto le 2 ore.
Uhm! Dunque: 34 km in meno di due ore? Ecchessò? Abebe Bikila?
Eppure in prova percorso siamo stati sulle due ore e un quarto, prendendocela molto comoda... dunque dunque, mumble mumble.
Ok: 17 + 6,5=23,5
Ci può stare. Però a quel punto la lunghezza conta eccome!
Mi ero fatto una di quelle colazioni da campioni.
E comunque, pur tirando a tutta, non è possibile far sembrare 17 km una Ultramaratona. Per fortuna, aggiungo pure, sennò chi te le fa fare le Ultra?
Finché correvo pensavo al fascismo.
Il fascismo lo stanno sdoganando, mi pare.
Certo che la politica non si fa su Facebook, siamo d'accordo, ma a me vedere il Duce citato sui social inquieta un pochino. E adesso non stiamo qui ad entrare in dinamiche destra o sinistra, non è quello il punto. Mi chiedo come si faccia ad ipotizzare un miglioramento con il ritorno di un regime?
Poi rimbalzano post su tutti quelli che rispondono con insulti ed incitazioni alla violenza alle notizie sui giornali che parlano di immigrati morti di fame, sui barconi o di bimbi sinti carbonizzati nel rogo della roulotte. 
E allora, sempre correndo, mi rispondo che non vale la pena prendersela troppo, che molta gente scrive senza pensare, senza valutare l'impatto che le sue parole hanno sul mondo, fosse anche l'effetto di sembrare un idiota davanti agli altri.
E mi spaventa ancora di più, che forse è proprio su questo terreno di superficialità che attechiscono le sementi dei peggiori regimi. 
Per fortuna che la gara era corta, così dopo un po' ho smesso di pensare. Vedi che la lunghezza conta? 

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